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Ma se piove?

:<Piove... governo ladro!:> continuava a ripetere Giordano di quattro anni alla sua baby sitter, sempre incredula davanti al linguaggio forbito di questo bambino. Un mucchietto di ossa ben assemblate, capelli castani con una codina lasciata crescere dietro la nuca, occhi grandi e sinceri e un paio d occhialetti calati sul nasino e con la cordicella che gli penzolava dietro le orecchie... somigliava un po' al suo prof di matematica. Il plaid steso a terra raccoglieva una moltitudine di giochi, ma in realtà veramente pochi suscitavano la fantasia di quel bimbo tutto particolare.
Era più interessato a sapere perché piovesse... quale dispetto poteva aver fatto al cielo per costringerlo a rimanere in casa, quando al parco migliaia di castagne aspettavano di essere raccolte.
La ragazza lo osservava attenta, ma era di poche parole quel giorno, inginocchiata di fronte a lui, continuava a tenere i lego in mano e a girarli su se stessi, con il viso chino e i capelli che glielo coprivano in gran parte; quasi a voler celare a Giordano una realtà che andava oltre le castagne.
Ogni tanto lui piegato sulle ginocchia appoggiava le manine sulle cosce e si abbassava cercando gli occhi di lei, poi sgranava un sorriso e comparivano i dentini radi già un po' cariati per le caramelle.
:< Giò... hai fatto l'albero di Natale? Non manca poi molto... >
:< Oh... mi sono dimenticato "popio"!> e tornava alla finestra ; le mani appoggiate ai vetri, facevano condensa ; stava in punta di piedi per cercare di avere una visione più chiara possibile della situazione meteorologica. Tornava a sbuffare con le mani appoggiate ai fianchi e un piede che batteva nervosamente a terra.
:< Crudelia non la voglio vedere... è cattiva. Voglio telefonare a quello che comanda la pioggia:>
E con la sua erre incerta aveva iniziato una conversazione serissima al suo indispensabile cellulare giocattolo... si aggirava per la stanza con una mano in tasca e ogni tanto la estraeva per gesticolare; il suo interlocutore virtuale non aveva molto da dire evidentemente... il suo discorso era terminato con :< non ci si può fidare di te!!:> Quante volte l'aveva sentita dai suoi genitori quella frase? Era un bambino maturo, ma era pur sempre un bambino!
:<Allora... hai risolto qualcosa? Pioverà ancora per molto?:>
:< Ma... cosa dici? ... è ovvio che stavo giocando!!!:>
Lei aveva accennato un sorriso ed era tornata coi suoi pensieri.
Giordano si era accovacciato davanti a lei Edopo aver fatto un bel sospiro, con fare sapiente aveva abbassato gli occhiali sul petto,
le si era avvicinato strisciando le ginocchia a terra, aveva sollevato una mano e l'aveva appoggiata sulla sua guancia; la testa chinata su un lato e un sorriso di conforto... :< Non essere triste Tatina, oggi piove, ma domani ci sarà il sole anche per te!:>

 

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4 commenti:

  • serena ----------- il 19/11/2010 12:22
    grazie massimiliano, mi piacerebbe ke tu leggessi anke l'altro racconto: "a volte la vita" .. e se hai tempo, puoi commentarlo... aspetto di sapere ciao ciao serena
  • Anonimo il 17/11/2010 19:16
    Quattro anni e il cuore di mille uomini. L'innocenza della tenera età diventa esplosiva se accompagnata dall'intelligenza... e l'amore non conosce forma o età, perché espressione umana priva di limiti.
    Sembra quasi una storia vera, di quelle che magari capitano e sovrappensiero non gli diamo il peso che al contrario hanno.
    A mio avviso c'è qualche erorrino di punteggiatura e tempi verbali, ma il concetto è di quelli che merita d'essere letto e poi ricordato
  • serena ----------- il 06/11/2009 22:46
    grazie mille
  • Minalouche TS Elliot il 06/11/2009 10:50
    L'innocenza disarmante dei bimbi, descritta davvero in modo simpatica. Letto con piacere

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