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Gino

Gino quella mattina si alzò dal suo mobile formato da una struttura portante che sosteneva un materasso su cui si stendeva per dormire che erano già le 12. Per questo motivo andò subito nella stanza in cui si preparano e si cuociono i cibi, e grazie al gran daffare che si era dato il suo maggiordomo, trovò già il piatto pronto: un cadavere di pollo abbrustolito ma non troppo con vari tuberi commestibili di forma tondeggiante. Niente male. Dopo il pasto principale della giornata, andò a fumare sulla struttura sporgente dal muro esterno di casa sua accedendovi attraverso una portafinestra. Codesta struttura era circondata per protezione da un parapetto di squisite fattezze. Mentre accendeva il suo rotolino cilindrico di tabacco trinciato, avvolto in un foglietto di carta sottile a lenta combustione, la sua attenzione fu catturata da un raro esemplare femminile di genere umano: codesto esemplare era situato sulla struttura sporgente del muro esterno della sua casa, situato esattamente di fronte a quella di Gino.
Questa sua intensa esperienza psichica, accompagnata da reazioni fisiche e comportamentali, gli fece smarrire la facoltà propria dell’uomo di stabilire connessioni logiche tra idee, che costituisce la base della conoscenza e del discernimento. Così dalla struttura sporgente si diresse mettendo un piede davanti all’altro verso la porta di casa, e dopo aver percorso quegli elementi architettonici formati da un piano orizzontale e da una parte verticale suonò l’apparecchio telefonico che permette la comunicazione fra i diversi locali di uno stabile. Il raro esemplare femminile di razza umana fu sì contenta della visita, che aprì la porta di grandi dimensioni che costituiva l’entrata principale e lo invitò nella propria dimora.
Non appena i due furono a poca distanza tra loro, si guardarono nelle parti visibili dei loro rispettivi bulbi oculari e sbocciò un sentimento intenso ed esclusivo reciproco basato sul desiderio erotico e sull’affetto. Essi entrarono in equilibrio termico e subito dopo decisero di unirsi in matrimonio.
E nel periodo compreso tra il loro incontro e la loro morte furono pienamente soddisfatti e appagati!

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 09/03/2012 18:29
    Codesto piccolo componimento letterario induce, colui che legge, ad ampia dimostrazione di allegrezza, con particolare movimento dei muscoli della faccia. La novella autrice di prosa mostra particolare felicità d'ingegno.

4 commenti:

  • Mattia Gatti il 01/12/2010 16:39
    Pienamente surreale. Un poco freddino ma ci stà nella categoria ed è armonico con l'ironia sottile e lucida che hai scelto. Mi è piaciuto, brava!
  • Giacomo Scimonelli il 16/11/2010 07:00
    bello... piaciuto... e scritto bene
  • Ivan il 14/03/2008 16:29
    ... codesto racconto non é niente male!!!

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