Il mio argenteo guardare stilla nel vuoto,
Mai presagii che la vita fosse cava.
Sul mio raggio più leggero
Scivolo come su trame d’aria
Il tempo in cerchio, a palla,
Instancabile la danza mai danzò.
Freddo serpente scatta il fiato dei venti,
Colonne di pallidi anelli salgono
E crollano di nuovo.
Che cos’è la silenziosa voglia d’aria,
Questa oscillazione sotto di me,
Quando io mi giro sopra i fianchi del tempo.
Un lieve colore è il mio movimento
Ma mai baciò il fresco albeggiare,
Mai l’esultante fiorire di un mattino me.
Si avvicina il settimo giorno?"
E la fine non è ancora creata.
Gocce su gocce finiscono
E si sfregano di nuovo,
Nelle profondità barcollano le acque
E si accalcano là e cadono a terra.
Selvagge, scintillanti ebbre-braccia
Schiumano e si perdono
E come tutto si accalca e si stringe
Nell’ultimo movimento.
Più breve respira il tempo
Nel grembo dei Senzatempo.
Arie vuote strisciano
E non raggiungono la fine,
E un punto diventa la mia danza
Nella cecità.
Dietro ai miei occhi ci sono lacrime
che devo piangere tutte.
Vorrei sempre volar via
con gli uccelli migratori;
Respirare con i venti
nell'aria immensa.
Oh sono così triste -
il volto nella luna lo sa.
Per questo c'è tanto
vellutato raccoglimento
e un mattino vicino a me.
Quando sul tuo cuore di pietra
si son spezzate le mie ali,
sono caduti i merli come rose
in lutto dal cespuglio blu.
Tutto il cinguettio trattenuto
vuole nuovamente erompere,
ed io vorrei volare via
con gli uccelli migratori.
I tuoi baci fanno buio, sulla mia bocca.
Io non ti sono più cara.
E come giungesti!
Azzurro di paradiso;
Alla tua più dolce fonte
Il mio cuore faceva il giocoliere.
Ora lo voglio truccare
Come le puttane il rosa
Appassito dei fianchi di rosso.
I nostri occhi sono socchiusi,
Come un cielo morente
La luna è invecchiata.
La notte non si sveglia più.
Tu non ti ricordi di me.
Dove me ne andrò con questo cuore?