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Solo e pensoso i più deserti campi

Solo e pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi e lenti,
e gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio uman l'arena stampi

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d'alegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avampi:

sì ch'io mi credo omai che monti et piagge
e fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch'è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch'Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.

 


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6 commenti    

6 commenti:

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  • giuseppe gianpaolo casarini il 27/12/2012 09:50
    Una delle più belle liriche del Petrarca.. oggi ritorno sui banchi del Liceo e rivedo tutti i compagni dell'età mia nova
  • Laura cuoricino il 06/08/2010 18:44
    Un grande canzoniere! Tanto amato alle Superiori, lo sentivo così vicino a me!!!
  • patty picci il 01/06/2010 17:12
    l'amore lo accompagna ovunque... bellissima e vera
  • Naira Santerelli il 15/04/2010 10:46
    Il mio preferito fin dai tempi del liceo. Grande petrarca!
  • il 13/04/2010 14:34
    errore mio, citavo a memoria: l'incipit è 'voi ch'ascoltate in rime sparse il suono'. altra poesia radicata nella nostra memoria letteraria
  • il 13/04/2010 14:18
    l'incipit del canzoniere. un punto fermo nella nostra memoria collettiva