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Alla luna

O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angonscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo del pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, che travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l' etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affano duri!

 


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6 commenti    

6 commenti:

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  • daniela il 16/09/2013 08:06
    si anch'io parlo spesso alla luna e penso mi capisca, bella poesia
  • lunotta lu il 05/09/2012 19:09
    Bellissima questa poesia dove l'autore parla alla luna, come se fosse una persona a lui cara, ricordando come l'aveva vista in passato e ricordando che la sua sofferenza è la stessa.
  • patty picci il 24/05/2010 19:41
    bella si tanto... anch'io rimiro spesso la luna e penso
  • il 03/03/2010 15:47
    Rileggere i nostri grandi poeti è sempre bello. Ogni volta, è come leggerli per la prima volta ed essere folgorati da nuove emozioni.
  • Cinzia Gargiulo il 11/01/2010 08:14
    Bellissima ode alla luna!
  • il 20/02/2009 21:58
    Parole come musica... linguaggio universale.