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Canto notturno di un pastore errante dell'Asia

pagine: 123

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
di mirar queste valli?
Somiglia alla tua vita
la vita del pastore.
Sorge in sul primo albore
move la greggia oltre pel campo, e vede
greggi, fontane ed erbe;
poi stanco si riposa in su la sera:
altro mai non ispera.
Dimmi, o luna: a che vale
al pastor la sua vita,
la vostra vita a voi? dimmi: ove tende
questo vagar mio breve,
il tuo corso immortale?
Vecchierel bianco, infermo,
mezzo vestito e scalzo,
con gravissimo fascio in su le spalle,
per montagna e per valle,
per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
al vento, alla tempesta, e quando avvampa
l'ora, e quando poi gela,
corre via, corre, anela,
varca torrenti e stagni,
cade, risorge, e piú e piú s'affretta,
senza posa o ristoro,
lacero, sanguinoso; infin ch'arriva
colà dove la via
e dove il tanto affaticar fu vòlto:
abisso orrido, immenso,
ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
è la vita mortale.
Nasce l'uomo a fatica,
ed è rischio di morte il nascimento.
Prova pena e tormento
per prima cosa; e in sul principio stesso
la madre e il genitore
il prende a consolar dell'esser nato.
Poi che crescendo viene,
l'uno e l'altro il sostiene, e via pur sempre
con atti e con parole
studiasi fargli core,
e consolarlo dell'umano stato:
altro ufficio piú grato

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11 commenti    

11 commenti:

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  • festil54 il 12/02/2016 15:00
    https://www. youtube. com/watch? v=ZxipwsmdD2o
  • il 24/11/2013 17:13
    Una bellissima poesia dove si esprime tutto il pessimismo di Leopardi che a un certo punto dice... nasce l'uomo a fatica ed è rischio di morte il nascimento... e in sul principio stesso la madre e il genitor il prende a consolare dell'esser nato... versi di una malinconia struggente e ricchi di melodia
  • il 24/11/2013 17:13
    Una bellissima poesia dove si esprime tutto il pessimismo di Leopardi che a un certo punto dice... nasce l'uomo a fatica ed è rischio di morte il nascimento... e in sul principio stesso la madre e il genitor il prende a consolare dell'esser nato... versi di una malinconia struggente e ricchi di melodia
  • Glauco Ballantini il 29/04/2013 21:56
    Da "Vecchierel bianco ed infermo" a "il tutto oblia" è una poesia dentro la poesia!
  • Maurizio Cortese il 28/09/2011 18:21
    Il vertice della poetica leopardiana, le domande di sempre dell'uomo.
  • gustavo tempesta il 09/03/2011 00:21
    Nascere, morire. Affaticarsi e annoiarsi. Cadere e alzarsi, ricadere e rialzarsi.
    Non è ancora "pago l'uomo di ricalcare i sempiterni calli!"
  • Piero Simoni il 08/03/2011 18:12
    "così meco ragiono" le domande eterne dell'uomo
  • valeria ste il 04/11/2010 21:12
    commovente ode alla luna! ... placida testimone delle umane sorti.
  • bruno guidotti il 20/09/2010 07:25
    Più che commentare, di commenti su di Lui se ne son fatti molti, vorrei solamente penetrare in quelle sue rime, tecnicamente perfette e ritmicamente musicate. Per me Leopardi è un percorso di inesauribili ispirazioni, il dolore ela quiete, il silenzio e la melodia.
  • il 05/04/2010 20:46
    bellissima, Leopardi qui ha espresso la sua profonda tristezza per un errare umano sempre uguale e senza scopo mentre la luna compie i suoi giri immutabili, la ragione a che serve? Solo ad essere consapevoli di questo fatale meccanismo e quindi a generare tedio; una profonda visione pessimistica del grande poeta, ma anche una apertura alla luce dell'immensità, grande Leopardi!
  • il 22/02/2009 12:02
    Il significato dell'esistenza, cioè nessun significato.