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Amaro accordo

Oppure in un meriggio d'un ottobre
Dagli armoniosi colli
In mezzo a dense discendenti nuvole
I cavalli dei Dioscuri,
Alle cui zampe estatico
S'era fermato un bimbo,
Sopra i flutti spiccavano

(Per un amaro accordo dei ricordi
Verso ombre di banani
E di giganti erranti
Tartarughe entro blocchi
D'enormi acque impassibili:
Sotto altro ordine d'astri
Tra insoliti gabbiani)

Volo sino alla piana dove il bimbo
Frugando nella sabbia,
Dalla luce dei fulmini infiammata
La trasparenza delle care dita
Bagnate dalla pioggia contro vento,
Ghermiva tutti e quattro gli elementi.

Ma la morte è incolore e senza sensi
E, ignara d'ogni legge, come sempre,
Già lo sfiorava
Coi denti impudichi.

 


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4 commenti    

4 commenti:

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  • marilena del mare il 03/11/2017 17:31
    torno a possedere questi versi come un amante possiede il suo amore!
  • marilena del mare il 18/04/2017 11:31
    sicuramente la splendida ed impenetrabile seconda strofa ci racconta dei ricordi africani di Ungaretti, almeno così mi pare di capire, è bella, immaginaria!
  • ELISA DURANTE il 09/08/2011 07:51
    Quello che mi piace da pazzi è l'inizio: OPPURE...
  • Piero Simoni il 30/12/2009 22:23
    la morte non guarda in faccia nessuno... la morte incolore a volte è ingiusta