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Poesie di Libero Bovio

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Cara Piccina

Son trenta giorni che vi voglio bene,
son trenta notti che non dormo più.
Non ve ne addolorate, ma conviene
che non mi abitui ancora a darvi il "Tu".

No, cara piccina no,
così non va.
Diamo un addio all'amore
se nell'amore è l'infelicità.

Negli occhi avete la malinconia,
nel core avete la felicità.
Ogni lacrima vostra è una bugia
che ha tutta l'aria della verità.

No, cara piccina no,
così non va.
Diamo un addio all'amore
se nell'amore è l'infelicità.

Forse è l'addio se non verrò stasera,
piccina mia non aspettarmi più.
Addio mio sogno, addio mia primavera,
nel dirti addio ti voglio dare il "Tu".

No, cara piccina no,
così non va.
Diamo un addio all'amore
se nell'amore è l'infelicità.

Diamo un addio all'amore
se nell'amore è l'infelicità.

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Signorinella

Signorinella pallida,
dolce dirimpettaia del quinto piano,
non v'è una notte ch'io non sogni Napoli,
e son vent'anni che ne sto' lontano!

Al mio paese nevica,
e il campanile della chiesa è bianco,
tutta la legna è diventata cenere,
io ho sempre freddo e sono triste e stanco!

Lenta e lontana,
mentre ti penso suona la campana
della piccola chiesa del Gesù
e nevica, vedessi come nevica...
ma tu, dove sei tu?

Bei tempi di baldoria,
dolce felicità fatta di niente:
Brindisi coi bicchieri colmi d'acqua
al nostro amore povero e innocente.

Negli occhi tuoi passavano
una speranza, un sogno, una carezza...
avevi un nome che non si dimentica,
un nome lungo e breve: giovinezza!

Amore mio!
Non ti ricordi che, nel dirmi addio,
mi mettesti all'occhiello una pansè
e mi dicesti, con la voce tremula:
"Non ti scordar di me!"

E gli anni e i giorni passano,
uguali e grigi, con monotonia,
le nostre foglie più non rinverdiscono,
signorinella, che malinconia!

Tu innamorata e pallida
più non ricami innanzi al tuo telaio,
io qui son diventato il buon don Cesare,
porto il mantello a ruota e fo' il notaio.

Il mio piccino,
sfogliando un vecchio libro di latino,
ha trovato, indovina, una pansè ...
perché negli occhi mi spuntò una lacrima?
Chissà, chissà perché!

Lenta e lontana,
mentre ti penso, suona la campana
della piccola chiesa del Gesù ...
e nevica, vedessi come nevica...
ma tu... dove sei tu?

   2 commenti     di: Libero Bovio




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