username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

prima del principio

Rumori confusi, incerto chiarore.
Inizia un nuovo giono,
è una stanza in penombra
e due corpi distesi.
Nella fronte mi perdo
in un pianoro vuoto.
Già le ore affilano rasoi.
Ma al mio fianco tu respiri;
intimamente mia eppur remota
fluisci e non ti muovi.
Inaccessibile se ti penso,
con gli occhi ti tocco,
ti guardo con le mani.
I sogni ci separano
ed il sangue ci unisce:
siamo un fiume di palpiti.
Sotto le tue palpebre matura
il seme del sole.
Il mondo
non è ancora reale,
il tempo è dubbio:
solo il calore della tua pelle è vero.
Nel tuo respiro ascolto
la marea dell'essere,
la sillaba scordata del Pricipio.

 


1
0 commenti    

0 commenti:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati