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Quando morrò

Quando morrò voglio le tue mani sui miei occhi:
voglio che la luce e il frumento delle tue mani amate
passino una volta ancora su di me la loro freschezza:
sentire la soavità che cambiò il mio destino.

Voglio che tu viva mentr' io, addormentato, t'attendo,
voglio che le tue orecchie continuino a udire il vento,
che fiuti l'aroma del mare che amammo uniti
e che continui a calpestare l'arena che calpestammo.

Voglio che ciò che amo continui a esser vivo
e te amai e cantai sopra tutte le cose,
per questo continua a fiorire, fiorita,

perchè raggiunga tutto ciò che il mio amore ti ordina,
perchè la mia ombra passeggi per la tua chioma,
perchè così conoscano la ragione del mio canto.

 


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3 commenti    

3 commenti:

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  • giuseppe gianpaolo casarini il 31/08/2012 11:15
    Lirica di grande intensità: un inno d'amore all'amata.
    Immagini dense di potere evocativo: passato, presente, futuro.. l'amore vissuto.. il distacco che invita all'amore.. quel sognante ed ardente d'amore che attende!
  • enzo Iovine il 19/07/2012 12:32
    Lo amo Neruda... questa in particolare sento mia
  • Dora Forino il 14/06/2011 10:16
    Una stupenda poesia del grande poeta Pablo Neruda.
    Si rivolge alla sua amata e le parla del suo amore che continuerà ache dopo la sua morte...