O me giovinetto! Nasco
nell'odore che la pioggia
sospira dai prati,
di erba viva... Nasco
nello specchio della roggia.
In quello specchio, Casarsa
-come i prati di rugiada-
trema di tempo antico.
Là sotto, io vivo di pietà,
lontano fanciullo peccatore
in un riso sconsolato.
O me giovinetto, serena
la sera tinge l'ombra
sui vecchi muri: in cielo
la luce acceca.