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Vicolo

Mi chiama talvolta la tua voce
e non so che cieli ed acque
mi si svegliano dentro:

una rete di sole che si smaglia
sui tuoi muri ch'erano a sera
un dondolio di lampade
dalle botteghe tarde
piene di vento e di tristezza.

Altro tempo: un telaio batteva nel cortile
e s'udiva nella notte un pianto
di cuccioli e bambini.

Vicolo: una croce di case
che si chiamano piano,
e non sanno ch'è paura
di restare sole nel buio.

 


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6 commenti    

6 commenti:

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  • il 17/11/2010 13:44
  • patty picci il 12/06/2010 16:15
    il poeta ricorda con nostalgia quel vicolo... quelle case disposte a forma di croce... che bei ricordi bellissima
  • il 12/05/2010 13:44
    Bellissima. Ho rivisto i vicoli belli e malinconici di Ortigia, le botteghe un po' tristi di quelle viuzze strette del centro storico di Siracusa, con le sue case una accanto all'altra quasi a farsi compagnia.
  • il 18/03/2010 20:04
    Interessante e ben costruita, Complimenti per la scelta
  • Maddalena Gatto il 13/02/2010 07:54
    Bellissima! Sembra un film d'altri tempi, di una tristezza quasi nostalgica
  • giancarlo milone il 28/08/2009 04:06
    bella