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Poesie di Umberto Saba

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Guarda là quella vezzosa

Guarda là quella vezzosa,
guarda là quella smorfiosa.

Si restringe nelle spalle,
tiene il viso nello scialle.

O qual mai castigo ha avuto?
Nulla. Un bacio ha ricevuto.

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Fontanella

Sotto gli alberi spogli del viale
degli svaghi offri invano il suo zampillo.

Ma è venuta l'estate, altro le accade.
È cara a tutti, al vecchio curvo come
al giovane che il suo corpo modella
nel segno sotto cui nacque, severo.
Il passante che segue di un pensiero
arido i fili e la scopre, devia
verso una gioia pronta e gratuita.

Offre un sorso di vita ad ogni vita,
che in sé grata l'accoglie, poi l'oblia,
per proseguire ignara al suo destino.

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Ulisse

Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d'onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d'alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l'alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore

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Ritratto della mia bambina

La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell’estiva vesticciola: "Babbo
- mi disse - voglio uscire oggi con te"
Ed io pensavo: Di tante parvenze
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull'onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
e ad altre cose leggere e vaganti.

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L'addio

Senz'addii m'hai lasciato e senza pianti;
devo di ciò accorarmi?
Tu non piangevi perchè avevi tanti,
tanti baci da darmi.
Durano sì certe amorose intese
quanto una vita e più.
Io so un amore che ha durato un mese,
e vero amore fu.

   5 commenti     di: Umberto Saba




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Poesie Umberto Saba (1883 - 1957) è stato uno scrittore e poeta italiano. Umberto Saba in realtà è lo pseudonimo di Umberto Poli. Anche grazie all'influenza della cultura mitteleuropea respirata a Trieste (città natale di Saba) lo scrittore si distingue per una poetica semplice e originale che si differenzia dagli stili dominanti all'epoca, tanto che inizialmente il giudizio della critica sulla sua produzione fu perplesso, in particolare a causa dei suoi versi giudicati apparentemente poco dotati di freschezza. La poetica di Umberto Saba è stata successivamente rivalutata, ad oggi viene considerato uno dei maggiori autori del Novecento italiano. Tra le principali opere ricordiamo Il canzoniere, Ernesto, Uccelli e Tre poesie alla mia balia

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