Silenziosa
come una notte nevosa,
attraversi la vita.
Ti è stato tolto
molto,
vorrei darti
tutto.
Ti offro me stessa,
per sempre.
Che gioia sapere di aver partorito,
ancora una volta madre.
Ti ho desiderata
prima ancora di conoscerti.
Ti ho sentita mia
ancora prima di vederti.
Immortalata da una foto
i tuoi occhi spaventati
inconsapevoli
del tuo destino.
Per te il destino è il pasto del mattino
la carezza di una mano
il bacio sulla fronte
il conforto dopo il pianto
ridere come solo
Guardai sorrisi spenti
di bambini in attesa d'amore
e il mio cuore si spezzò.
Volevo averli tutti,
ma ero lì per te
che non conoscevo,
ma che mi aspettavi
con il vestito della festa.
Così me ne andai
con il mio trofeo,
lasciando lacrime di sofferenza
sui gradini di quell'orfanotrofio.
Lo seme bonaccione,
ne la terra infiltrandosi
con ardore,
incontrando lo nemico
senza passione,
non sarà mai un fiore.
Qui non c'è
un Io e Super Io,
ma qui c'è
il Padrino
e comanda lui.
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