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Poesie catartiche

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E se l'uomo fosse l'ornitorinco di una papera celeste

Con un becco largo
e
spesso depresso

va squittendo l'ornitorinco della Tasmania

pur essendo

un mammifero cerebrale

è un piatto tipo che nuota ad occhi chiusi nelle tasche maniche delle sue manie

ruminando
testi di pensieri sacri imparati a memoria senza mai applicarli

senza sosta
innalzati
da una pompa idraulica poco aulica

da uno stomaco compresso al gaudente testo

[continua a leggere...]



Menù

Buono questo dolce
lo mangio come fosse
la tua morbida ciccia

non per cannibalismo
perchè mi piaci
ti penso tutto il giorno.

Cosa? Sono solo contorno?
Allora interrompo il sogno
e comincio lo sciopero della fame.

   8 commenti     di: Raffaele Arena


Pulizia

Ecco il mio silenzio
a soccorrermi.
Leviga
smussa
addolcendo le mie angustie,
pulizia fa
delle mie scorie
come acqua di fonte
e il mio cuore
torna di rubino trasparente.

   8 commenti     di: Chira


Vacanze sfigate

Ecco lassù le vette innevate
ancor poco e ci arriveremmo
che brivido, la montagna...

L'hai chiamati i soccorsi,
stà slavina me stà a ghiaccià!

   2 commenti     di: Raffaele Arena


L'amico dopo i piatti

Sorridi, stanca, dici no.
E continuo imperterrito
a tenerti per le mani, umide?

E vabbene, domani sera
i piatti e le pentole, le lavo io,
vediamo se poi si fa l'ammore!

   1 commenti     di: Raffaele Arena



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