Il movimento
dà l'anima alle cose
disse il filosofo
che poi divenne un dio
così questa terra
così soffice da sembrar ferma
pulsa, soffre
gioisce
coi suoi mille colori
e ci abbraccerà alla fine
nell'illusione della morte
Immagina di poter vedere le corsie stradali
in cui stanno viaggiando chi hai conosciuto
Immagina semafori comuni
incroci per alcuni, rettilinei per altri
Immagina una rete di contatti
che si estende nello spazio e nel tempo
Immagina di immaginare quello che non immagini
la ricchezza dell'invisibile
la complessità dei tuoi desideri
l'acutezza della tua vita
la sovrapposizione delle tue
Si tratta solo di un istante
All'improvviso
immersa in un altro corpo
vecchie ossa
occhi fanciulli
terra nuova
inusuali orizzonti
E
All'improvviso
l'universo dentro
scorrono nelle vene i fiumi
diramano tra le dita
le radici
Il sole cocente
pulsa al posto del cuore
non esiste più l'io
esiste il noi
Il tutto
unica entità
consapevole
senza spazio
senza tempo
immensa
Che cosa è questa ora,
è il tempo dell'andare randagio
è sconfinare il nulla oltre le aspettative
nutrimento di briciole nel vento che culla
e libera dalla costrizione dell'essere
è contingenza infinita del destino
che accarezza lieve le mie delusioni
allungandomi l'anima altrove...
Fermo. Ascolta l'oblio,
ferma la mano sporca di terra,
Ascolta il vuoto, getta la vanga.
Senti? Riesci a sentire
il tremar dei vermi sotto i piedi?
Riesci a sentir lo scorrere del tuo sangue?
Chiudi gli occhi, riesci a vedere?
Vedi le mosche mangiarti il cervello?
Riesci a vedere gli scarafaggi sotto la pelle?
Ascolta...
Riesci a sentire le urla stridenti?
Le grida pesanti, ama
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