Come un delfino
Che salta sulle pieghe
Di un mare radioso,
Capita a volte un risveglio
Dove la nebbia del sonno
Si dirada piano
E lascia sereni.
Come sospesi sul solco
Tra veglia e sonno
La realtà è morbida,
Soffice,
E avvolge come coperta calda
Il sapore di vita.
In queste mattine,
quando il letto è
un'altra Dimensione
Sospesa,
Intangibile,
Mi capita di ascoltare
Nella
Ripercorro i luoghi
di quei ricordi ormai lontani
son solo dolori che tornano annuali
e affondo in questo mare
lacrime invisibili
le mie mani si tendono ancora
a cercar le tue
t'immagino qui con me ogni momento
ascolto i tuoi passi veloci
e urlare il mio nome.
Dieci son gli anni passati
sono cambiato, sono un uomo ormai,
rimpiango il tempo,
lo odio, lo beffeggio,
s'è preso giogo
Vita ricca di mille esperienze,
col cuore e la mente uniti per sempre.
Settant'anni di gioie in comune
parole, ricordi, sensazioni e paure.
Tutta una vita assieme a qualcuno
per non essere soli e sceglierne uno
e per condividere a tutte le ore
l'amore ribelle, un unico amore.
Poi tutto finisce con un arrivederci
e nel tempo di un solo secondo
tutto rimane un ricordo.
O forse un sogno.
Fortezza
Cosè questa angoscia
questo senso di vuoto
che mi svuota e m'attanaglia?
Cos'è che mi chiude lo stomaco
e accanitamente mi blocca il respiro?
Quand'è che m'hai vinto,
in quale punto ha colpito
dove m'hai trovato vulnerabile?
Ed ora succube mi vuol piegare
sfinendomi di dolore...
Perchè gli ho offerto le spalle
troppo sicuro di uno scudo
ancora sottile ed immaturo?
E
Seduta accanto a te
tengo stretta fra le mie la tua mano
la porto al mio viso
la bacio e tu mi accarezzi
e mi sorridi contento di avermi vicino
in silenzio stiamo seduti
le nostre lacrime, paure non dette
pensieri del domani incerto
di una strada in discesa
intrapresa senza volontà
mesi di lotta impari
di luminari che non s'illuminano
perché il giuramento d'Ippocrate
hanno tra
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