La Malinconia improvvisamente mi assale,
un sentimento arrabbiato e dimenticato.
"Oh gloriosa bestia da dove vieni?"
"Dal nulla affollato che ti circonda"
"Che cosa significa?"
La dolce mostruosità mi mostra le zanne affettuosa.
"Cieca fanciulla, un giorno, capirai"
Sconcertata fisso questa creatura,
un rumore gutturale che assomiglia a una risata,
rimbomba nella mia testa.
"Quanto diletto mi procuri mia ignara schiava"
La smorfia sul mio volto,
si trasforma in un ghigno,
un ringhio esce dalla mia secca gola.
"Reagire in ritardo non cambierà nulla crudele fanciulla"
Fisso occhi grigi ricordandomi che è tutto nella mia testa.
La mia testa si prostituisce a pensieri che tradiscono la mia psiche bambina.
Maledetta Puttana travestita da Signora.
Maledetta Meretrice travestita da Samaritana.
Depredi lasciando solo vuoto e confusione.
Saccheggi lasciando solo amanti lussuriosi che si affollano per una fila che assomiglia a una condanna.
"Interrompi questo futile incolpare gli altri,
sciocca fanciulla,
sei solo tu il problema,
l'apatia creata dal negare l'ennesimo rifiuto,
ti ha imprigionata in una casa di specchi,
il volto che ti deride è il tuo,
la mano che ti offende è sempre la tua,
il piacere effimero di un bicchiere di vino?
La rabbia che spegne la sigaretta?
Riprenditi disgustosa ignorante sei tu e solo tu la causa della tua disfatta"
La Malinconia apre la bocca e ingoia quello che rimane delle mie stanche e rotte bugie.