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Fiore, Cuore, Amore

Tu che sei il fiore della mia anima,
Non sparire tacitamente nel mio cuore,
Esso già fugge come un fiore senza petali
E come un fiore senza gambo.
Privi di amore restiamo ad aspettare
Di cogliere ancora i suoi frutti
In infiniti silenzi che leniscono l'anima,
Senza appagarla.
Così mi perdo in circoli viziosi
In cui tutto si fonde nell'abbagliante calore del sole
Che non ha pietà dei nostri volti
E li brucia così come polverizza i nostri cuori.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 13/09/2012 09:05
    quella di Luana mi è sembrata più allegorica... la tua più "concreta" e visiva... molto essenziale e a me piacciono molto le poesie molto essenziali, brava!

13 commenti:

  • andrea piumedoca il 26/09/2014 21:17
    Bella. Leggerla mi ha fatto piangere di gioia.
  • Anonimo il 22/09/2012 15:50
    tutto ciò che nasce dal cuore è poesia... molto bella tyl... complimenti di cuore...
  • Gianni Spadavecchia il 15/09/2012 13:18
    Bel finale, interessante poesia!
  • tylith il 13/09/2012 10:22
    Cara Augusta, non tutte le poesie possono appartenerci, non in tutte riusciamo ad entrare e il non riuscirci non ti deve far pensare in nessun modo di offendere me e la stima che hai di me. Questo breve componimento è molto intimistico è molto profondo e come tale potrebbe sembrare poco capibile. È uscito dall'anima così come esce un respiro e come tale, potrebbe essere anche incomprensibile. Nei primi quattro versi il soggetto sottinteso è l'Amore, nel senso più elevato del termine. Se l'amore non c'è anche il cuore scappa via ma lo fa in una maniera goffa e impossibile da attuare, ormai il fiore senza l'amore è già privo di tutto del gambo appunto - che rappresneta le gambe - e dei petali che lo rendono bello. L'assenza dell'amore quindi come metafora dell'impossibilità di realizzarsi. La seconda parte è meno contorta. Un bacio
  • tylith il 13/09/2012 10:06
    Vorrei ringraziare, in ordine di ricezione, Grazia e Mariateresa per il loro passaggio. È vero Grazia l'amore che non c'è può portare tanta sofferenza e nell'attesa ci si ferma a riflettere su molte cose. Mariateresa leggo il tuo bel commento che mette in risalto il senso o uno dei sensi di questo componimento intimistico per il quale l'interpretazione lascia libero spazio alla mente di ognuno. Prendo atto dei tuoi suggerimenti che ho apprezzato in quanto dimostrano un'attenta valutazione del testo ma che tuttavia non attuerò in quanto essendo la poesia frutto di una emozione nata di getto, sostuire il termine "gambo" volutamente "grezzo" e "popolare", con il più aulico "stelo" renderebbe la poesia a mio avviso, meno diretta. Inoltre l'idea del gambo secondo me dà più forza anche al fiore. Non toglierei nemmeno il "così" che secondo me dà più enfasi alla frase. Ringrazio ancora per il Vostro passaggio alla prossima!
  • augusta il 12/09/2012 17:07
    riletta più volte... ma non riesco entrarvi perdonami... ma sicuramente viktor che è un cultore e luana.. che.. non è da meno... ma, non lo so... sto ferma voglio rileggerla in un 'altro momento... 1 beso...
  • viktor il 12/09/2012 15:45
    Bello quell'"escerne"... da dove mi è uscito?
  • viktor il 12/09/2012 15:41
    Brava Tylith mi hai ancora una volta sorpreso con estremo piacere. Sei riuscita in un intento difficile. Mentre Luana ha risolto il gioco parlando di un altro argomento (la Sapienza) tu sei riuscita a rimanere nel tema delle tre parole, evitando sapientemente il giàdetto e il ritrito. Sei rimasta nell'alveo dell'amore per un uomo. La poesia parte lenta, quasi in modo classico, ma poi lentamente, verso dopo verso corre sul filo dell'emozionalismo più forte e profondo. E qui il tuo stile inconfondibile si riconosce appieno. Un amore, molte solitudini. Bello come accostamento. Profondo e molto vero. Complimenti, ne ero sicuro che da due "grandi" come te e Luana, non poteva che escerne come vincitore il lettore. Lui si che gode veramente!!!
  • Grazia Denaro il 12/09/2012 14:26
    Un amore che non c'è porta la sua sofferenza, ma porta anche tanta reflessione...
  • tylith il 12/09/2012 14:00
    Poesia nata da tre parole scelte da Viktor: Fiore, Cuore, Amore.
    Io e Luana abbiamo provato a giocare con queste tre parole e ne sono nate due composizioni estremamente differenti. Buona lettura!
  • tylith il 12/09/2012 13:55
    Anche la tua mi ha lasciato senza parole! È straordinariamente bella. Ma passo da te!
  • mariateresa morry il 12/09/2012 13:54
    Condivido il sentimento dell'attesa che l'amore " che non c'è" porta in se stessa. L'amore silente, senza il suo oggetto, è un status carico di rivelazioni. Posso fare due piccolissime osservazioni? Metterei " stelo" al posto di " gambo" ( che mi sa da verdura)e all'ultimo verso toglierei il " così come" , ma lascerei solo " come". Ciao cARA!
  • Luana D'Onghia il 12/09/2012 13:51
    Vedo che il gioco dà sempre e comunque ottimi risultati! Ma, in fondo, era inevitabile. Bellissima!

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