username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

L'assassina

Pietà e compassione
non provasti mai
per quegli stupidi amanti
che com'esso
adorato nella ciecità
ti hanno

I vermi gialli e piccoli
come spugne sospiranti
divoreranno lenti
quello che nella tua anima colpevole
e nelle tue viscere abbonda!

Non hai esitato
assassina
di speranze e di sogni,
a mescere l'assenzio suo
col fatal veleno!

E mentre il tuo calice pieno
di spietato amor
lui al ciel sollevava,
di quel crudo sorso
mai potea aver dubbio

Veleno, Veleno!
Tu gli hai dato da bere,
povera e derelitta anima!

Ahimè, è troppo tardi!
È troppo sera
per il suo fragile cuore...

Ora giace
con quell'innocente riso
sulle tue parole
di grazia e perdono
il poeta ucciso,
sconfitto da te,
assassina!
Assassina!

 

3
4 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Ferdinando il 07/03/2016 05:51
    apprezzata... complimenti.
  • Rocco Michele LETTINI il 22/09/2012 07:05
    Cotanto somiglia il mio costume al suo...
    È la nostra tristezza FLAVIO
    IL MIO ELOGIO

4 commenti:

  • Flavio Uldanc il 24/09/2012 18:51
    Nel mio commento c'è un errore, solo commenti... trova qual'è!!!!!
  • Flavio Uldanc il 24/09/2012 18:49
    Scusami se la tastiera ha battuto una ''I'' in più su ''ciecità'' ed io me ne sono accorto troppo tardi!... conosco bene l'italiano... E aggiungerei che non sono farfugliamenti scomposti! la poesia tratta un episodio ben preciso, bisogna solo leggerla con calma e cercare di capirne anche la musicalità ed il senso, se si a, ma leggere!
  • loretta margherita citarei il 22/09/2012 19:42
    MOLTO BELLA COMPLIMENTI FLAVIO
  • Solo Commenti il 22/09/2012 17:53
    Farfugliamenti scomposti. "Cecità", non "ciecità".

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0