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Dissertazioni poetiche

E l'universo fu pieno di suono:
trombe angeliche tra gli astri cantavano,
e tamburi divini in marcia battevano
com' il potente lampo e il sacro tuono.

Sicché freme e scalpita ma da solo tace.
Quel cielo solare che tra le mani mi esplode.
E tacciono gli uccelli che sorvolano l'etere,
e i miei occhi si spalancano, e bevono la luce.

Prego gli dei con musiche mute:
cos'è che non riesco a vedere?
Mi chiedo se poetare non sia un modo
per pregare,
mentre vedo i tuoi occhi splendere
come l'alba di un intero universo.

 

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1 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 23/09/2012 13:00
    Poetare in fondo...è un immenso pregare..

    Bellissima Riccardo...

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