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Figlio del male

cammino
come fossi figlio del male

a piedi nudi
per queste strade che ora sembrano immense,
e cammino
senza stancarmi
ascoltando mio malgrado,
la rabbia che ho dentro.

come figlio del male,
cieco della sofferenza pi grande
cammino
senza sapere dove
e cammino ancora
che il mio passo sempre piu veloce
possa allontanarmi dall'angoscia,
e dalla solitudine

e la sera arriva impietosa
e il buio s'illumina di un profondo silenzio
cosi'...
che la vuota stanza mia
sia compagna della mia follia

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 23/09/2012 14:26
    molto rimbaudiana! Piaciuta!

3 commenti:

  • romana il 28/10/2013 13:19
    Molto pessimista, una lirica fatta di nessuna luce, nessuna speranza... anche se l'hai scritta in modo poetico.
  • Ugo Mastrogiovanni il 25/09/2012 08:54
    Un breve saggio di scetticismo spirituale. Il poeta si ama e si disprezza, ritiene sia necessario ardere per esistere e si perde tra le tortuose strade dalla ricerca di se. È prevalentemente sentimentalistica questa poesia. Erozero si aggrappa ai suoi versi e vola in aria come una funambolica creatura. È necessario sottolineare che l'eccessivo uso dei puntini sospensivi nulla di bello annette allo spirito e al contenuto di questi bellissimi versi, ma ne deturpano il valore sintattico del testo.
  • stella luce il 23/09/2012 14:23
    cammina senza mai fermare il passo... allontanati da angosce e solitudini... cammina e corri verso il tuo sogno... versi molto dolorosi ma vi trovo speranza perchè appunto come dici tu cammini e non ti fermi

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