scalza In punta di piedi
indossa una veste di pizzo di cielo
Bacia le stelle regalando il suo oro
Accende gli occhi ad un sogno
A chi si specchia in lei pace e mistero
La luna Intinge la penna nell'inchiostro del mare
Si alza la notte a scriver poesie
Parla di una paura che non ha occhi che non ha mani
Che non ha spazio che non ha tempo
E di sogni che non fanno mai male
Ascolta il silenzio rotto dal pianto di qualche sirena
In una notte nera come un caffè da bere
in un bar aperto ventiquattr'ore
Nasconde gli amanti dagli occhi del sole
Solitudini e Una Civetta che passa tra i rami
Qualcuno che chiede perdono
Chi inciampa nella sua rete
Di notte non si vede
Vedono gli alberi e la natura bisbiglia
Gli uomini solo un contorno che sta
Già disegnando il giorno
Mentre lei scivola via
Una barca di carta su un fiume
Una scritta sui vetri appannati
Un'altra poesia