Travolta da lussuria
e godimento,
profumi di libido
e sensi in volo,
donò la parte
nobile di Sè;
il culo.
L'amena affermazione
nello scritto,
trovò consensi,
ovvero
malumuri,
tra schiere di "Poeti"
e pensatori.
E nella tomba
si adirò la Nobildonna.
Che cazzo dice
la giovane scrittrice,
fomenta forse
che lo eccelso "conio"
sia fonte di libido in libertà,
non già di vera nobiltà?
Il sesso
lo si vive a modo proprio,
ed anche, se volete
a modo improprio;
se piace e fa godere,
il culo lo si può
anche donare,
ma sempre
nella privacy totale.
E però,
milioni di "Poemi" sull'Amore,
baci ardenti
su frementi "Fiori",
labbra vermiglio
ad accendere gli ardori,
alcove pregne
di carnali "odori";
soavi alle narici.
E mai,
odori del nobile "fardello"
del quale
parla la scrittrice