Gocce di ricordi
solcano gli specchi
dell'anima
Scivolano e attraversano
la mente inumiditi
riaprendo piaghe antiche
che stancano a rimarginare
Non abbiamo più sangue
da versare
Non abbiamo più vite
da immolare
Brume autunnali elevano
dal suolo dense nebbie nei boschi
di castagno e lasciano
trasudare neri vaghi fantasmi
Che fuggono indistinti
ai filtri del sole.
Non abbiamo più paure
da temere
Non abbiamo più vergogne
da coprire
Un sole rosso incendia di
fuoco l'orizzonte
Infiamma le acque
del mare le onde
leggere pacate assidue
che regolari irrorano nudi
i piedi
Ora abbiamo nuovo vigore
nelle vene
Vergini mani e nude braccia
per la lotta