È solo un modo per passare il tempo
poggiare le mie ossa sulle tue,
riordinarci i sogni e stiracchiarci i desideri.
Ho ferite che aspettano di sbocciare,
cicatrici per ricamare il mio cuore.
Ed amarti è una preghiera
e tu la mia dea pagana;
sospesa a fili sottili
come le stelle del tetro firmamento.
Le tue cosce il mio tempio,
bianche d'alabastro
mi cingono il cuore.
Dogma è il tuo sorriso;
si fa strada nel buio,
esplode in fiori di sale sulle mie labbra.
La mia anima è per te
il mio scarno sacrificio inumano
perchè alla tua magnificenza nulla è degno.
Non mi chiedo chi sia stato,
l'astro generoso,
che ti portò da me;
non mi perdo nella paura
del mio tempo che fugge.
Sei il mio credo,
la mia fede cieca,
invisibile sempre ci sarai
anche quando il fumo delle mie carni
sarà una nuvola sommessa all'orizzonte.