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Donna e Terra mia

Carezzo neri i tuoi capelli
sciolti lungo le nude spalle
che ondeggiano come le
canne mosse dal vento
lungo la fiumara.

Bacio la bocca e le
tue carnose labbra.
Ne bevo il mieloso
succo dei fiori d'acacia
che si spande per le strade
a primavera.

Appoggio il mio capo
sul tuo petto e rivivo
immense le distese di girasoli
e i tenui profumi dei
fiori di campagna.

Sfioro i tuoi seni e
riconosco l'odore delle
colline della mia terra.
Vigneti dai dolci mosti
e dai vini rosso sangue.
Uliveti di vergini oli purissimi
che solleticano la gola.

Scendo con le mani lungo
i tuoi fianchi. Mi ritrovo
immerso in campi di grano
biondo punteggiati di rossi
papaveri. Assaporo
improvvise le fragranze
del pane appena sfornato.

Stringo ed intreccio le
mie mani con le tue.
Ritornano immagini delle
mie radici, i campanili delle
chiese, i tetti delle case.
Le grida lontane di mia madre
Il vociare di bimbi nella strada.

Fermo la mia bocca sul
tuo ventre. Si accende la visione
di grandi pianure e profondi
solchi neri tracciati di fresco
a preparare la terra per nuova
fecondità. Mi inebriano i sapori
Mi stordiscono i colori

Stendo il mio corpo accanto tuo
La mia carne si confonde con la tua
Si libera una cosmica energia
L'amore per la mia terra genera
nuovi frutti
L'amore per la mia donna genera
nuova vita.

 

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