cerco invano parole
frammenti d'immagini
e limpidi scorci
fra labbra e timpani
filtra un suono
nota di un pentagramma
senza leggio
ogni traccia
nero su bianco
s'aggroviglia come treccia
ad infiniti giri
e in un istante
tutto si disperde
come vento che passa
straccio il foglio
e di getto
lo piego e lo ripiego
e sorrido soddisfatta
nel sentirmi ancora bambina
da molto tempo
non costruivo una barca di carta