Corre, scorre.
La vita è come un fiume che scorre.
Scappa.
Da cosa scappa? Dai suoi creditori? Certo!
Non fa che indebitarsi questa fedifraga.
Corre senza fiato e mi trascina su una giostra che gira veloce,
non distinguerò niente finché il giro non sarò finito.
Giro.
Su un cavallino mal laccato che non posso impennare.
Fermarsi, osservare, riflettere,
significa farsi travolgere dal fiume, essere sbalzati di sella.
Fossi quel coniglio rosa, mi toglierei le pile.
Fermarmi, vedere,
e poi rimettermi le alcaline della migliore qualità.
Fermare il carrozzone e fare sosta all'Autogrill del mio Io.
Mettere in pausa il mio film per rispondere al telefono dei miei pensieri.
Ma il carrozzone va avanti da sé,
non fa soste, solo capolinea.
Il film scorre e sul telecomando solo un grosso PLAY.
Nessuna Matrix da cui uscire, nessuna pillola rossa.
Fermarsi significa annegare, rimanere a piedi,
voltarsi e vedere i propri titoli di coda.