Fu la coltre
lanosa
di uno sciroppo di parole
a scaldare permessi
entrate e uscite
a sviluppare
discorsi fatui
dalla cenere ancora calda
Fu l'ingenuo
composto autunno
a inumidire balconi stinti
a rovesciare l'accaduto in accadere
a simulare noia e ingratitudine
avviluppando la scelta
in un vestito di plastica
Fu la breve sospensione
nell'occhio nero di pece
e in quello
cangiante delle foglie
a mettere a nudo
con la vergogna di un riccio
quel sorriso
di bosco