Portami con te pensier vetusto
raccoglierò negli assolati campi d'erba
le piccole fragole selvatiche
e sulle strette vie della collina
dolci more tra spine e sassi
incastonati
Ascolterò le voci
care della giovinezza
canti sudati e sporchi
indiavolate corse ad evitar
sassate e giochi un po' violenti
Portami con te verso quei tempi
non ho da fare niente per seguirti
non ho rancori
ne ripensamenti
lascio la casa che non m'appartiene
per venir teco
abbi pazienza
La gioventù va per la sua strada
e lascia desolati e brulli
quelli prati verdi delle fragoline
Poi lasciami qua ove tengo casa
mi siederò
pensandoti contento
lo pensier mio sei stato e puoi restar
se vuoi
che sto si bene
come ha dolor passato
e in fondo a l'è finito.