Non c'è cosa più brutta che vedere un
vecchio, amico, parente o sconosciuto
che sia, moribondo in un letto d'ospedale
appeso ad un filo di speranza, mentre la morte
con il suo gelido respiro s'avvicina disperatamente
come se fosse una liberazione per quel povero vecchio.
Nessuno mai ricorderà il momento in cui siamo usciti
dal grembo materno e nessuno mai ricorderà il
momento del nostro ultimo respiro, la morte è
naturale tanto quanto lo è la nascita. Bravo Ciollo
pochi versi molto espressivi e mi "piace"
Scheletro gonfio d'ospedale
pompava aria stanco,
guardava solo la fine. Complimenti.
Anonimo il 10/01/2013 22:23
Parole asciutte, forti, immagini che rimangono. Vi vedo anche, rispetto per la dignità di chi attende con coraggio la morte.
I miei complimenti.
Breve, incisiva, immensa. Quanta potenza espressiva in pochi versi. "Scheletro gonfio d'ospedale" mi piace particolarmente, rende al meglio gli effetti devastanti di un morbo letale, deumanizzante. Complimenti vivissimi.