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L'anima ribelle.(In memoria di mio Padre)

Insospettabili leggerezze si diffondono nell'anima,
granelli d'ingiustizie che riaffiorano impazzite.
Le inconsapevoli realtà si svelano nell'essere,
pulviscoli di parole che vagano incoscienti.
Piccole incomprensioni danno un senso alla battaglia,
ingigantendo il fumo di antiche tradizioni.

La bolgia furibonda in un arena senza tori.

Ah! Se solo potessi volare nel tempo,
renderti ciò che tu meritavi,
se solo potessi farti contento,
spiegando la carta a cui tu aspiravi.
Rimorsi, rimpianti, vaghe incertezze,
ecco il bagaglio di una vita ribelle.
Nessuna ambizione, tante stranezze,
come unghie graffianti sulla mia pelle.

Processami con la tua onestà,
giudicami con la tua intelligenza,
perdonami col tuo grande cuore.

 

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8 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 16/08/2012 14:26
    Profonda, intensa e ben scritta. Bravo davvero!

8 commenti:

  • TIZIANA GAY il 22/08/2008 11:50
    è vero l'ultima strofa è magnifica!
  • Diana Moretti il 29/11/2007 10:28
    l'ultima strofa commuove.. a rileggersi. Dia
  • Gabriella Salvatore il 23/10/2007 21:54
    se solo potessi volare nel tempo, ma alla fine perdonami col tuo grande cuore. In ondo al tuo, di cuore hai già la risposta. Mi è piaciuta moltissimo, la sento, la vivo perchè l'ho vissuta
  • b f il 24/07/2007 14:26
    Non devi sentirti in colpa, tuo padre sa che semplicemente rivendicavi il diritto a vivere secondo i tuoi principi, così come sa che comunque lo amavi.
  • Anonimo il 19/07/2007 21:20
    Una poesia sofferta per un padre che non si è avuto la possibilità di consessargli l'amore nonostante piccole incomprensioni presenti. Ecco perchè ho deciso di dire a mio padre,(nonostante abbia sconvolto la mia vita)che lo amo comunque. La tua poesia dà forza al mio gesto. Grazie.
  • sara rota il 19/07/2007 16:16
    I padri perdonano, stai tranquillo, anche quando noi non siamo in grado di capire...
  • Ugo Mastrogiovanni il 19/07/2007 16:16
    Il destino di un padre e segnato dalle incomprensioni: dirette e indirette, dal non comprendere e dal non essere compreso, dall’amare e soffrire in silenzio, dal dare e dal non ricevere. Tutto questo lo si capisce quando non è più presente e solo allora, nel ricredersi, ci strizza il cuore e il pentimento diventa poesia come quella del brevo Pier Francesco.
  • Tony Fontana il 19/07/2007 15:35
    la trovo intensamente sofferta ma bella,è un atto d'amore, Tony

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