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Appunti poetici di un uomo che si chiamava Albert

Tra somme e sottrazioni, per non parlare di complicate equazioni
il risultato non è giusto, ma ci arriverò, e poi diventerò
poi andrò in Svizzera, e negli Stati Uniti, con i capelli bianchi

tirerò fuori la lingua. E tutti rideranno di un genio così matto
e razionale e serio, in ogni maglietta o foto dove vedranno
la mia espressione in contrasto, con chi sono. E poi mi vestirò

con lo stesso vestito, insegnerò e preparerò un fuoco di artificio
per usare un eufemismo, ben pagato, una bomba di distriuzione
di massa. Gli americani pagano bene, specialmente i filonazisti

anche se sono ebreo, ma non è questione di religione.
È questioni di interessi, di far veder di aver i muscoli
di saperli usare.

Era meglio se facevo l'idraulico, e non solo io.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 06/11/2012 12:36
    SURREALE E PREGNO DI FANTASTICO 'STO VERSEGGIO... IL MIO ENCOMIO RAFFAELE

3 commenti:

  • loretta margherita citarei il 06/11/2012 15:07
    apprezzatissima nel ricordo del grande genio, molto originale complimenti
  • roberto caterina il 06/11/2012 13:49
    Apprezzabile e ironica specie nella chiusa...
  • Alessandro il 06/11/2012 13:29
    Sfogo surreale che si somma nella chiusa. Piaciuta

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