A volte la musica diventa frastuono.
A volte i timpani non reggono alla melodia.
L'eco di te si fa insostenibile,
e il cuore mi sanguina nel rombo.
A volte la luce ferisce gli occhi,
e altre il tuo profumo mi travolge.
Le onde mi fracassano su scogli d'imprendibili desideri,
e il vento mi spinge al di là del mar del consentito.
Ma è un tenero e amaro destino il mio.
Morire di te,
della tua assenza, è dolce,
com'è dolce il tuo respiro.
Guardare la tua bella terraferma è rassicurante e caro.
Che importa se m'infrangerò sulla scogliera.
Che importa se la roccia, sferzata dal tuo mare, mi lacererà le carni.
Lascia che affondi pure nella pelle e spezzi le mie ossa.
Nulla mi ferirà di più che vederti andar via,
senza di me.