Il cielo è terso dalle nuvole
è libero come solitudine
e nel mio vanto resta beatitudine
su questo palmo svanisce l'inquietudine
al tuo toccare apprendere mia pelle vivida
e io sento il tuo chiarore di sole nitida
La sera e la solitudine
un raggio di spossata libidine
coraggio del tuo fare deciso
quando ogni mia vena diventa sorriso
l'ingaggio che prende la mia spada
quando arranca nella sua lama
Il cielo è grigio di salsedine
è pieno come appagato dal sole che è passato
[ed è grigio cenere
e nel mio assenso non rimangono luci nitide [fatte di lacrime
su questo volto rinascon le mie palpebre
il tuo sentire sta scoprendo il mio basso ventre tattile
mentre sento il sapore della tua natura di sale e vertigine
La notte e l'affinitudine
immagina mia assetata mia libidine
intrepido conoscermi delle tue mani
quando ogni tua vena mi sa toccare
è lucidi diventano tutti i pensieri
quando sento la tua voglia ansimare
E dall'alba alla nostra notte cobalto
e così da un giorno all'altro
vivendo attimi dell'animo
vivendo i nostri odori fino allo spasimo
sposerò ogni tuo modo così lontano dai miei
sposerai ogni mio modo così diverso dai tuoi