penso la poesia erotica
come una bella donna
che infila su affusolate gambe
le nere calze
che nel gioco
di luci ed ombre
sensuali
le cosce rendono
dando loro risalto e bellezza.
Viceversa se il verso
erotico è descritto
con dovizia di particolari
la pornografia rasentando,
volgare la poesia appare...
accende solo perverse
morbose menti.
Svilito e sminuito nel verso
il naturale atto d'amore
-donazione reciproca dei corpi-
di peccato
si colora il sesso.
È come se la bella signora
dalle sensuali gambe
indossasse sì calze nere
ma con vistose smagliature...