Temo le preghiere
e i mantra
e i libri dei desideri
che sono sempre fermi
alla stessa pagina
forse la numero 5.
Ancor più temo i silenzi
che simulano grandezza
o generosa afflizione.
Mi piacciono
in vece
le parole dette
senza pensare che
possano essere ripetute.
Acqua allo stato puro senza
senza bicchieri
o coppe o menti
che trattengono l'affetto
stelle cadute una volta sola
in un mare fiorito.