Il messaggero che vuole
fare parte del messaggio
ha una penosa speranza
d'amore nata da parole
che non aggiungono
significato.
Così mi sembrano
quei ritorni di acque
sotto i ponti rotti
celebrati da diavoli
ma anche da qualche
santo.
"Sur le pont d'Avignon
La patience est impossible".
Costruire è opera sottile
di architetti invisibili
ma di fronte
all'impossibile
si edifica fino a metà
più o meno.
E sulla riva una fanciulla
minuta con i capelli biondi
a caschetto porta a passeggio
un cane grosso, muscoloso
nero come la notte dei guadi
impossibili.
Con un sorriso ricorda che forse
appena più in là un ponte è stato
già costruito.
"Sur le pont d'Avignon
L'on y danse, l'on y danse...".