S'incrociano soffi, sussulti sfuggenti
nel ricco reparto di cuori degenti.
È doppia l'uscita, ma quale varcare?
L'istinto si lancia per non invecchiare.
Il corpo è confuso, non sa chi comanda;
si gira e, scoperto e indifeso, fa spazio
sul bordo del letto all'estrema domanda:
è cieca missione o sentiero ribelle?
Il dubbio più oscuro del valico è il dazio
nel vasto bestiario di pene e passioni.
Tra i torbidi affreschi e le stanze di specchi,
guardarsi negli occhi è la prova suprema:
la sciatta ossessione il riflesso repelle,
ricerca la stasi di un'ultima sera.
In muta crisalide, posa ed attende
il canto dell'alba, d'arbitrio foriera.