Se una lacrima scende
andrà su
e si farà vapore
nascosta
dietro quella nuvola
che non diventa pioggia
la giusta emanazione
di quel che sono e che sarò
di me, di te,
di quel che nessuno riesce a definire
se ti va, banalmente, la puoi chiamare amore.
Una lacrima che scende e diventa vapore, nascosta dietro il paravento del tuo sentire che chiami nuvola. È un amare delicato, una lacrima appunto non pioggia o disperato, lacero e adolescente pianto, che non sarebbe proprio di questo autore adulto ma non per questo meno appassionato.
Gli ultimi quattro versi scendono dalle oniriche rappresentazioni e denudano un sentire semplice e franco, che trova la sua acmè in quell'avverbio " banalmente " così umano e grande allo stesso tempo, fuori da orpelli ridondanti di false letterature. Quell'avverbio può essere paragonato, sempre secondo me ovviamente, a quella pennellata che fa di un quadro d'autore una cosa unica.
Che mi è piaciuto si capisce no? ahahah ciao