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Campo ò stesso

M'aggio sfastriato e fa,
annanz e aret
chistu pensà.
Matina e sera,
non me fermo
m'aggio sfastriato é sta é chesta manera.
Vuless, vuless, vuless
ma non ò saccio
e a finale campo ò stesso.
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Lettura
M'agg sfastriat e fa
annanz e aret
chistu pesnà.
Matiin e ser,
non m ferm
m'agg sfatriat e sta e chesta maner.
Vuless, vuless, vuless
ma nun o sacc
e a final camp o stess.
------------------------------------
Mi sono scocciato di fare (tanto casino)
avanti e dietro
(va) questo pensare.
Mattina e sera,
non mi fermo
mi sono scocciato di stare in questa maniera.
Vorrei, vorrei, vorrei
ma non lo so (non so cosa voglio)
e alla fine vivo lo stesso

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 30/11/2012 05:20
    L'IMPORTANTE È ACCONTENTARSI... TANTO SI VIVE LO STESSO...
    UNA RIFLESSIONE ELOQUENTE DILIGENTAMENTE POSTATA... IL MIO ELOGIO SALVATORE...

3 commenti:

  • SalvatoreCierro il 30/11/2012 07:36
    Campo ò stesso, ha un significato un po diverso, noi napoletani lo diciamo quando abbiamo tante difficoltà nella nostra vita ma non disturba la nostra quiete interiore, non ci facciamo di queste difficoltà un dramma, ma andiamo avanti per la nostra via così trovando soluzioni a queste difficoltà. Non vuole essere triste questa poesia, e il tema centrale non è nemmeno quello di accontentarsi, ma è quello di vivere con spensieratezza e inerzia tanto primo o poi, appunto, le difficoltà ci lasciano
  • stella luce il 30/11/2012 07:18
    certo che si vive lo stesso... ma non smettere mai di volere, prima o poi tutto arriva
  • loretta margherita citarei il 30/11/2012 04:32
    piaciuta nella sua musicalità dialettale

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