Vaga tra i monti il vecchio viandante,
lo zaino rotto e la tasca piena;
canta canzoni al ceppo fumante
e sorride, mentre tiene in mano
il suo cuore, che lo porta lontano.
Né dalla pioggia, né dalla roccia
il viaggiatore verrà piegato;
non teme il ghiaccio del nero abisso
o il peso del suo capo argentato.
Il suo ardore non conosce bonaccia.
Fino a quando non sarà caduto
l'ultimo sasso, e non si poserà
la cieca slavina del rifiuto,
il pellegrino, a chi lo ascolterà,
darà la chiave per ogni catena.