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L'istante infinito

Mi son tolto le mutande verdi
e rimango sempre al verde
mi dà prurito il peperoncino rosso

e se lo sfrego o lo mangio,
no, non posso. Se mi casca il sale
sopratutto sul pavimento liscio

rischio poi di scivolare.
Guardo l'uomo in cima alle scale
ma attento al tombino, e ci passo da sotto,

che aperto se ci cado, poi ti fai male.
E arrivato al duemilatredici
cerco di programmare immemore, fino

al duemilaventicinque.
Passerà anche il venti febbraio
come è passato il calendario Maya

certo è che mi pare un percorso
come arrivar scalzo da qui all'Himalaya
questo continuar a viver rabbiosi

lividi in volto, se per fortuna non percossi
che ancora gli alieni se ne stanno buoni
ma i cattivi li conducono per i fossi.

C'è chi la chiama scaramanzia,
c'è chi non vende più mercanzia
c'è chi meditando ritrova la via

il rimedio non è in un'unica saggia profezia.
Ma la ricerca continua in noi stessi
per gli altri, far ritrovare un sorriso d'amore

in qualsiasi condizione,
che il passaggio è istantaneo
e l'istante è l'infinito.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 02/01/2013 07:53
    il passaggio è istantaneo
    e l'istante è l'infinito...

    LA FILOSOFIA "ARENIANA" IN VERSI D'ALTO CONTENUTO RIFLESSIVO COL SOLITO TOCCO D'HUMOUR CHE ESALTA IL TUO VERSEGIO... IL MIO ELOGIO RAFFALE...
  • Alessandro il 01/01/2013 23:07
    Ironia e riflessione sapientemente mischiate: una lezione su come affrontare la vita facendo buon viso a cattivo gioco, senza abbandonarsi alle frustrazioni e pensando sempre con la propria testa, senza farsi abbindolare. Tanto di cappello.

2 commenti:

  • Raffaele Arena il 02/01/2013 13:40
    Grazie di cuore per ogni Vostro incoraggiante commento, si accetta anche critiche, per poter crescere nel verseggio, nel fare, nel costruire meccanismo ritmico che rileggendolo possa divertire o far riflettere sui tempi che viviamo. Grazie ancora.
  • Gianni Spadavecchia il 02/01/2013 09:13
    Mi piace la chiusa ed il titolo(simili infatti).
    Mi congratulo per questa poesia che fa riflettere con un pizzico di ironia.

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