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Restare di pane

Alle persone buone,
fragranti, uscite tremanti dai loro forni
in bocca al fresco mattino,

perché come pane le vedo e possono essere,
sane e fumanti,
tozzo dopo tozzo sul loro cammino a chiazze
da pozze obbligate incontri di fango,

e così io rimango in tristezze e fattezze,
freddo denso e penso al senso
di quanto il buono troppo spesso
finisca lesso senza scampo dal dono del lampo

ed il male paradosso
sbrani sempre all'osso,
gradasso in lungo e in largo
cenere in rabbia nera al vento mi spargo.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 21/01/2013 01:06
    TANTA RELTA' NE LA TUA POESIA DILIGENTEMENTE FORGIATA... IL MIO ELOGIO SIMOME...

3 commenti:

  • Anonimo il 21/01/2013 13:18
    Non importa, non importa! Sempre mi auguro di preferire il bene al male, e a tutti voi -noi!- lo stesso augurio fervidamente sivolgo. Vera
  • Alessandro il 21/01/2013 10:02
    Persone buone e fragranti come il pane, a volte vittime di un male che le sbrana fino in fondo. Ottima metafora!
  • loretta margherita citarei il 21/01/2013 05:39
    bella riflessione apprezzata

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