Quel dì
sulla campagna
piovevano
a rintocchi
i suoni delle campane
dal cielo dei richiami
aprivi
in sacra festa
il Tuo corpo
alle messi dell'Amore
splendide giunchiglie
s'intrecciavano
in ricami di sole
mobilitando negli occhi del mio belvedere
navigli di profumi
altezze inusitate
spighe
di orme solerti
si posavano sulle nostre valli
in carezze di mani
fra le onde dei Tuoi capelli i mandorli in fiore assumevano la vela di un volto
trasportando
risvegli di rugiada
ad inverosimili lacrime di gioia
Tutto è arte
vertigine
di bellezza
nel cuore di chi ama
ma non essendoci ancora nell'aria il canto delle cicale
in primaverili genuflessioni di sole si stracciarono le vesti
i gigli dei campi
nel temprato freddo del loro colore