Li primieri giorni
Rigente aurora d'un crudo Gennaio
Odì l'assordo meo primo vagito.
Celeste panno grovigliaa rosate
Carnocce dentro no vetusto dondolo.
Oh che bimbetto piccino la mamma...
Lo fanciulleo corso
Meriggi briosi a settanni contavo
In Via Mazzini da lo zio Giuseppe.
Capriole su l'erba, accese disfide
Hurrà sepolti da l'ora fuggiasca.
Etade iocosa perché tu scappavi?
Lenante ne l'imparar mami lingua
Eletto alunno... Non men nel baccano!
Da li vent'anni
Lontan dal nido natio vorrei viver.
Esausto son de no barbaro egoismo:
Tabù scrosciante di fosche stagioni!
Tormento cresce, molesto disgusto,
Inedia in quattro gelive pareti.
Nuocente di che? Di cosa? Paesello?
Inferno trovo pe' viali Genzano!