Non si respira
in questa folla di suoni
il fischio dei treni
partecipa al concerto.
Sui binari qualcuno
va in trionfo
strette di mano
a celebrare riti
e
stride intanto
l'obliteratrice
mentre sui vetri
si posano i respiri
lasciando impronte
come calda nebbia.
Poggio il piede
in questo bosco di vetro
di flora artificiale
profumo di carbone
arrosti e olio.
Un mondo sempre in corsa
frenesia incessante..
ma dove corri?
viviamo senza più sentire il cuore..
finchè c'è vita è tutto sulla schiena
dentro quest'aria uggiosa
dove la pelle suda
e la terra
non profuma più di sottobosco.