I tuoi muri scrostrati
gli intonaci cadenti
col giallo che prevale
chiudono giardini
pieni di limoni, di orti, di sole
con grandi case
che sembrano vecchie nonne
col rosario
Corrono le strade
come budelli stretti
tutti attorcigliati
aprono improvvise su strapiombi
le piccole cale
con le barche
ancora i pescatori
con la pelle tutta bruciata
e il vecchio carcere
ormai in rovina
che domina dall'alto
le celle a giorno
ancora con le scritte dei dannati
che non dovevano apprezzare
il panorama
Diffida la gente dei turisti
diffida
per orgoglio antico
di motorini, di barche
di grandi alberghi
pieni di ricchezze
di ogni falsa moneta
e la sera riesci a sentire i tuoi passi
ancora
sul selciato sconnesso