Ne la porta
ne la pioggia
ne la tenace convinzione
hanno evitato questo ritorno.
Potrai dormire qui stanotte,
conoscermi.
So che continuerò a leggere l'orologio
aspettando il nuovo giorno.
Nel buio
un muto dialogo armonioso,
labbra morbide
che cercano di approfondire i sentimenti.
Non sono un sedimento nella tua fantasia
mi muovo,
respiro,
vivo.
Guardo lontano,
la nebbia trascura il paesaggio,
ti ho visto arrivare
lungo la linea che segna l'orizzonte
al confine tra i sogni e la realtà
nel buio che distrugge.
Ma il riflesso della luce sulla parete
non è la mia riflessione,
miraggio del mattino,
quando la meraviglia soffoca
trabocca.
Che strana solitudine,
che bel silenzio è il silenzio,
può sentirsi quando c'è silenzio.
Sono tornato.